Tutto da cambiare, Tonino!

Tutto da cambiare, Tonino!
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lunedì 18 giugno 2012

S.A.L. 5 Prendiamo l’abitudine di passare più tempo con i nostri figli. E se facessimo qualche visita culturale (ma divertente) insieme?

 
Un buon rapporto con i nostri bambini, instaurato fin da piccoli, sarà senz’altro utile nei periodi caotici dell’adolescenza. Non potremo decidere un bel giorno di svegliarci e dire ai nostri figli: “Ok, sei cresciuto: da oggi siamo amici. Raccontami tutto”. Immaginate la scena?! Da brividi! Quindi cominciamo adesso a costruire un bel rapporto di fiducia e scambio reciproco. Io cerco di passare con loro, anche singolarmente, giornate un po’ speciali, nelle quali facciamo qualcosa di particolare. L’altro giorno per esempio, con il più grande, sono andata a fare un giro in centro, con puntatina da Feltrinelli e pranzo al Mc Donald. Dopo pranzo avevamo fissato una visita col Museo dei ragazzi di Palazzo Vecchio: “la scala segreta del Duca Gualtieri”. Ci siamo divertiti un sacco. L’animatore era bravo e la visita interessante e istruttiva, sempre con l’ausilio del teatro delle ombre, con protagonista la famiglia di topini che abita Palazzo Vecchio da innumerevoli anni …. Ma chi era questo duca Gualtieri di Brienne? Intanto, e soprattutto: un ambizioso e, come dice quel pettegolo di Giovanni Villani, “piccoletto, brutto e barbucino” . Poi anche conte di Lecce e Duca d’Atene, che si era messo in luce combattendo con i Fiorentini contro i Pisani che assediavano Lucca. Così venne eletto per un anno “Capitano”, ma quando si insediò a Palazzo Vecchio dovette pensare “sai icche? (nel frattempo aveva imparato a parlare fiorentino J) io qui mi ci trovo proprio benino e ci rimango!”. Pensò allora di rendere il Palazzo più imponente, dandogli ancor più l’aspetto di fortezza e fece effettuare delle modifiche (“fece fare l’antiporte al palagio del popolo, e ferrare le finestre”). Per tali modifiche, molto simpaticamente, dette l’ordine di usare le pietre che i fiorentini avevano destinato alla ricostruzione del Ponte Vecchio, distrutto dall’alluvione del 1333. Nella parte di muraglia fatta aggiungere dal Duca (che univa Palazzo Vecchio e il palazzo del Capitano del Popolo) si trova una piccola porticina dalla quale si accede alla scala segreta che fu fatta costruire dal Duca per poter entrare o scappare dal Palazzo senza essere visto: segno che proprio tranquillo tranquillo non si sentiva … è una deliziosa scala a chiocciola molto ripida. Purtroppo questa via di fuga non gli fu molto utile: non aveva fatto i conti con i fiorentini, che  esasperati dalle tasse e dalle prepotenze del Duca, in due balletti lo cacciarono dalla città e non furono proprio “gentili” con i suoi sostenitori … (a questo proposito, in Via Calzaiuoli 83/R, si trova lo stemma di Gualtieri sul muro di una casa. Sotto c’è una targa: “Con questo che fu lo stemma di Gualtieri Duca d’Atene un Cerrettieri Visdomini di mala ambizione tratto le sue case in onta alla città oppressa non impunemente contaminava”.

Dimenticavo, se andate a Palazzo Vecchio non mancate di fare una puntatina alla mostra “Tracce di Firenze – Palazzo Vecchio racconta la città”: una selezione di dipinti che ci raccontano l’immagine di Firenze dal XV al XX secolo. A questa sezione, permanente, si affianca una sezione temporanea, che fino al marzo 2013 ospiterà alcuni dipinti di Ottone Rosai.

     

Questo è l’affresco dell’Orcagna “Il duca di Atene che fugge cacciato da Sant’Anna e dagli armati fiorentini” (1343?) 

Info.museoragazzi@comune.fi.it tel. 055 27 68 224

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