Tutto da cambiare, Tonino!

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martedì 25 settembre 2012

S.A.L. 18: impariamo a respirare.


Quando cerchiamo di calmarci viene spontaneo fare lunghi respiri profondi. Funziona. Allora andiamo in libreria e cerchiamo una buona guida pratica allo yoga o iscriviamoci ad un corso e cerchiamo di apprendere il controllo del respiro (Pranayama). Ecco qui come viene descritta la respirazione completa da James Hewitt (“Guida pratica allo yoga” – Universale Economica Feltrinelli):

“Sedete correttamente, tenendo schiena a testa in linea retta, in una delle posizioni di meditazione dello Yoga oppure su una sedia. Inspirate profondamente e lentamente attraverso entrambe le narici, riempiendo dapprima la parte inferiore, poi la media, indi la parte superiore dei polmoni. Le costole dovrebbero allargarsi mentre il diaframma si abbassa e l’addome dovrebbe rimanere fermo. Durante gli ultimi secondi di inspirazione si sentirà il torace dilatarsi. Completate una comoda ispirazione profonda, trattenete il respiro da uno a cinque secondi, poi espirate lentamente e fermamente finché avrete la sensazione che i polmoni siano svuotati. Eseguite sei inspirazioni ed espirazioni complete. “

L’autore assicura che questo tipo di respirazione toglie la malinconia, “aumenta la vitalità, tonifica il sistema nervoso, aiuta la digestione, schiarisce il cervello”.

Io ho fatto yoga circa venti anni fa, per un anno, e ho un ricordo positivo. Quindi riprendo volentieri la pratica della respirazione. E voi? Che fate? Respirate?

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