Tutto da cambiare, Tonino!

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lunedì 30 novembre 2015

L'incanto di Lucy Maud


Buon compleanno dolce e sensibile Lucy Maud! Il più bel regalo, per te, immagino sia sapere che le tue parole, giunte fino a noi, continuano a incantare anche le bambine di oggi.


"Quando siamo salite sul treno a Charlottetown, ho visto quelle stradine rosse dal finestrino, ho chiesto alla signora Spencer perché avessero quel colore, e lei ha detto che non lo sapeva, e ha aggiunto: per favore, non farmi altre domande. Ne hai sparate a centinaia in poco tempo, non resisto più. Forse era vero, ma se non si fanno domande, come si possono imparare tante cose? Lei, signore, lo sa perché queste strade sono così rosse?
- No, direi proprio di no - rispose Matthew.
- Pazienza, prima o poi riuscirò a scoprirlo. Non è meraviglioso pensare a tutte le cose che ci sono da scoprire? Mi fa sentire felice di essere viva, il mondo è così interessante.
Non lo sarebbe altrettanto se conoscessimo tutto, non ci sarebbe più spazio per la fantasia. Sto parlando troppo signore? La gente me lo dice sempre. Lei preferirebbe che tacessi? Se mi dice di farlo, tacerò. Posso farlo, quando me lo chiedono, anche se non è facile.
Matthew, con sua grande sorpresa, si stava divertendo. Come la stragrande maggioranza delle persone taciturne, aveva un debole per quelle loquaci, purché parlassero da sole e non provassero a coinvolgerlo in una conversazione. Non avrebbe mai immaginato che la compagnia di una ragazzina potesse essere tanto gradevole. Considerava tutte le donne sfavorevolmente e le ragazzine ancor di più; detestava il modo in cui gli passavano accanto, furtive, con aria impaurita, come se temessero, solo aprendo bocca, di essere divorate in un solo boccone.
Ma quello era l'atteggiamento delle ragazzine di buona famiglia di Avonlea. Questa streghetta magra e lentigginosa era fatta di una pasta diversa, e sebbene lui, con la sua indole riflessiva e pacata, trovasse qualche difficoltà a entrare in sintonia con tanta esuberanza, il risultato finale era positivo: tutto quel gran chiacchierare gli piaceva.
E disse, con la sua solita aria reticente: - Puoi parlare quanto vuoi, non ci sono problemi.
- Ah, si?! Grazie. Penso che noi due andremo molto d'accordo. È un gran sollievo poter parlare quando se ne ha voglia e non sentirsi dire che i bambini vanno guardati ma non ascoltati. Me lo hanno ripetuto milioni di volte. E la gente ride di me perché uso parole grosse. Ma se si hanno in testa idee grosse, bisogna usare grosse parole per esprimerle, non trova?
- Mi sembra un discorso ragionevole, il tuo - disse Matthew."

"Anna dai capelli rossi", Lucy Maud Montgomery

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